Sempre più di frequente si sente parlare di coaching aziendale, con veri e propri corsi organizzati dalle società, nonché seminari sia per il singolo dipendente che per un gruppo di lavoro. Ma a quali obiettivi risponde la pratica?
Il coaching, ha il fine di sviluppare le potenzialità latenti di un individuo, affinché possa raggiungere gli obiettivi prefissati, aumentare la propria autonomia, nonché la performance dentro e fuori i contesti sociali. Il coaching aziendale persegue medesimi obiettivi, tuttavia all’interno di un ambiente lavorativo.
Nell’era moderna, dove il lavoro è in perenne trasformazione tra mansioni flessibili e ruoli sempre in divenire, per un’azienda di successo non è più sufficiente investire sulla produzione di un prodotto o di un servizio, ma anche sulla formazione e l’accrescimento dei propri dipendenti. Il coaching aziendale può essere quindi definito come un processo, sia sul singolo che in gruppo, mirato al miglioramento delle competenze personali e della loro applicazione in team, tramite l’aiuto di un esperto e di alcune tecniche pensate per motivare il lavoratore, quindi per identificare le peculiarità su cui fare leva.
In linea generale, sembra che l’intervento di coaching possa rispondere a diversi obiettivi: migliorare la comunicazione e il dialogo all’interno dell’azienda, portare alla luce i fini condivisi fra i lavoratori e spingere al loro raggiungimento, incentivare la visione del posto di lavoro come un luogo dove crescere sia a livello personale che di carriera, motivare la performance quotidiana e l’aderenza ai valori aziendali. Non ultimo, la pratica stimola il senso di appartenenza fra i membri della compagnia, rendendo più piacevoli i rapporti e incentivando così la produttività.
Approccio del business coaching
Così come nel caso del coaching personale, anche a livello aziendale lo scopo primario di questo tipo di formazione è rendere il soggetto consapevole delle risorse e delle potenzialità a sua disposizione. Il coaching stimola il raggiungimento degli obiettivi tramite il rafforzamento positivo dell’autostima, avvalendosi di un linguaggio chiaro, di un feedback continuo e procedendo per step. In linea generale, il percorso mira a:
- Acquisire autonomia sul lavoro, per favorire il raggiungimento degli obiettivi tramite percorsi di cui il lavoratore sia convinto, anziché meramente imposti dall’alto;
- Stimolare il coinvolgimento dei dipendenti nelle questioni aziendali;
- Motivare all’azione;
- Spingere il senso d’appartenenza e responsabilità all’azienda, per un’interazione positiva fra i membri;
- Agevolare i compiti in team, formare i manager, costruire fiducia nei confronti della leadership.
Inoltre, le tecniche impiegate possono favorire il pieno inserimento di nuovi acquisti nell’organico, incentivando la cultura aziendale, nonché ridurre le conflittualità ponendo gli accenti sui valori e i fini ultimi.
Come funziona il business coaching
Il coaching a livello aziendale può avvenire sul singolo, fatto frequente in ambito dirigenziale, oppure sul gruppo, con corsi e seminari specifici. Normalmente il primo passo è quello della definizione degli obiettivi che si desidera raggiungere: questi possono riguardare una maggiore autonomia dei dipendenti, l’aumento della produttività, la coesione fra i colleghi e molto altro.
Si prosegue quindi con la valutazione delle risorse disponibili nel singolo o nell’azienda, dalla gestione dell’organizzazione al supporto dei clienti, rendendo ben evidenti i punti di forza spesso sottovalutati. Quindi si analizzano gli ostacoli che potrebbero rendere complesso il raggiungimento degli obiettivi proposti, quali colli di bottiglia nella gestione o eventuale insoddisfazione dei dipendenti, per superarli tramite un approccio positivo.
A questo punto, di solito si elaborano delle tecniche in relazione ai punti di forza e debolezza rilevati. Ad esempio, qualora l’interazione tra i dipendenti non garantisse un lavoro in team sufficientemente coeso, verrà posto l’accento sulla comunicazione e il dialogo aperto, così da evidenziare aspirazioni comuni e far emergere eventuali insoddisfazioni celate. Infine, si mettono in pratica delle strategie motivazionali quotidiane affinché siano i membri stessi, poco alla volta, a elaborare le pratiche che più si addicono alle loro potenzialità, con il fine ultimo dell’obiettivo fissato dall’azienda. È comunque doveroso specificare come quelli illustrati siano ambiti naturalmente generici, poiché metodi e strategie si adattano di volta in volta ai contesti di lavoro in cui risultano necessari.